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Da Saginaria a Contursi

    C’era una volta ……. forse c’è ancora, non è una favola quella che in questa pagina voglio raccontare, è uno strano miscuglio questo, tra storia e leggenda.

    Si racconta che lungo del Silaro esistesse una città, era molto antica, forse risalente addirittura al primo periodo del bronzo, dove viveva una popolazione dedita alla pastorizia e all’agricoltura e forse anche alla guerra, la mitica Saginaria, si dice che fosse in cima ad un colle e nella campagna circostante vi fossero delle esalazioni mefitiche che la proteggevano da intrusioni esterne.

    Chiaramente questo è racchiuso nell’ambito della leggenda ma si suppone che effettivamente sia esistita una cittadina di nome Saginaria posta tra Contursi e Campagna distrutta dalle orde gotiche di Alarico tra il 395 e il 400.

    gli abitanti superstiti dell’eccidio si rifugiarono su di un colle poco distante che nel periodo longobardo divenne linea di confine della Contea di Conza.

    [wpedon id=”8864″ align=”left”]Fu proprio il conte di Conza, Orso, che nell’840 edificò una fortezza che difendesse sia il territorio circostante che la contea dalle incursioni dei saraceni.

    L’intuizione di affiancare al nome di Saginaria a quello di Contursi fu del Principe di Bisignano che aveva acquistato il feudo nel 1507, comunque la cittadina di Contursi ebbe il suo castello che inglobava nella cinta esterna l’intero abitato, una struttura muraria di ragguardevole consistenza cingeva il paese contro il quale, nell’idea del progettista, qualsiasi esercito avrebbe infranto l’impeto dell’assalto.

    Cionostante la cinta e il castello vennero espugnati da Luigi D’Angiò Durazzo nel 1348 che affidò il futuro del tenimento alla fidata famiglia Oniglia defraudando i Sanseverino che l’avevano acquistato nel 1300.

    i Sanseverino tornarono ad essere i signori di Contursi solo nel 1448 mantenendo la proprietà fino al 1600 circa.

    Il castello eretto da Conte Orso di Conza ha subito nel corso degli anni molteplici modifiche strutturali che l’hanno trasformato da fortezza a residenza di prestigio rendendo praticamente irriconoscibile il suo ruolo originario.

    Dai Sanseverino il castello ebbe diversi passaggi di mano finchè nel 1807 venne acquistato dalla famiglia Rosapepe al quale si deve l’attuale nome della struttura.

    A parte l’evento della conquista angioina, Contursi non ha ricevuto nel corso dei secoli mire particolari di bramosia feudale ma, quale amante della storia medioevale del salernitano, vedo ancora sulle mura di Castello Rosapepe il lento incedere di un fante durante i suoi turnamenti di guardia.

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