Anni e anni di ricerche e analisi dei dati mi hanno condotto a raccogliere una gran mole di appunti che ho cercato di sintetizzare questo lavoro in piccoli volumi di dati decidendo poi di volerli condividere con gli altri.

Due di questi libri sono contenitori di fatti e ipotesi di itinerari all’interno della vasta area che spazia dalla media Valle del Sele fino alle coste del Mediterraneo dove sfociano i fiumi Tusciano e Sele che per millenni hanno rappresentato un magnete permanente per le genti che hanno attraversato queste aree.

Memorie perdute, primo volume pubblicato, è dedicato principalmente all’area tuscianense e in ogni modo alla sponda sinistra del Sele usando come fulcro la città di Battipaglia, Radici di Roccia d’altro canto è rivolto verso l’altra riva del fiume dove risiedono le mie profonde radici.

Sono due volumi dedicati alla mia terra che amo profondamente anche se le distanze che ci dividono sono tali da non permettermi un continuo ritorno alle origini.

Col terzo volume ho voluto invece modificare il modo di esporre i fatti, non più come semplice esposizione dei fatti ma un tentativo di far rivivere al lettore i giorni che fecero la storia di Salerno e che con molta probabilità impedirono l’islamizzazione forzata del sud Italia e dell’area meridionale dell’Europa.

AD 871 racconta l’epopea dell’assedio di Salerno da parte dei saraceni che tentarono di insediarsi in via permanente vista con gli occhi di uno sculdascio vicino al principe della città.

Ho ipotizzato che questo sculdascio provenisse dal forte che sovrasta la collina della Castelluccia che con tutta probabilità era esistente.

Gli episodi dell’assedio invece non sono frutto della fantasia ma di resoconti storici documentati in vari chronicon contemporanei e di poco successivi.

Oltre non intendo dirvi altro per non fugare il piacere della lettura.