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Un teatro per Battipaglia

    Sembrava ieri quando oscuri uccelli rombanti lasciavano cadere le loro uova esplosive sulla città di Battipaglia seguiti a breve da uomini divisi dal colore della divisa che si scontravano tra le strade della città.

    Nel 1943 la follia ebbe termine nella nostra zona ma continuò a nel resto della penisola e nel mondo fin a quasi tutto il 1945.

    Al termine buona parte del mondo era ridotta a cumuli di macerie e bisognava rimboccarsi le maniche per ricostruire.

    Anche Battipaglia era in fermento, la guerra aveva lasciato lutti e macerie e c’erano decine di cantieri aperti, bisognava ricostruire la città e non c’era tempo da perdere.

    Case, palazzine, edifici pubblici, tutto da rifare, il vecchio cinema a Via Roma era ancora in piedi ma non era più sufficiente per le esigenze della nuova Battipaglia e poi, occorreva un vero e proprio palcoscenico per attirare le compagnie teatrali che in quegli anni girovagavano per il Paese portando gioia e buonumore alle genti disfatte.

    In aiuto a queste esigenze c’era il progetto commissionato da Gaetano Garofalo all’architetto napoletano Gino Avena qualche anno prima, i lavori erano già iniziati ma furono sospesi dagli eventi del settembre 1943 e solo ora si può completare l’opera.

    Il luogo scelto è uno dei migliori della città, proprio all’incrocio dove nasce la strada per le Calabrie con la vecchia strada borbonica sul piazzale dedicato al poeta Luigi Conforti.

    Per l’architetto Avena il progetto del teatro di Battipaglia è una sfida notevole, deve coniugare le esigenze di una città che cresce con la tradizione delle strutture dei grandi teatri classici, dal connubio di queste premesse disegna una struttura innovativa, ideale per la città che si affaccia verso il futuro.

    Teatro Garofalo – Sottopalco

    Il nuovo teatro avrà una forma a ferro di cavallo, le pareti saranno lisce, non ci saranno palchi o gallerie e le poltrone saranno poste su un leggero pendio affinché anche chi è seduto sull’ultima fila riesca a vedere con facilità il palcoscenico.

    Sotto il palcoscenico poi verrà creato uno spazio idoneo a contenere un magazzino e uno spazio abbastanza ampio da essere usato da attori e musicisti in attesa dello spettacolo, una scala poi collegherà il sottopalco alla buca dell’orchestra e al palcoscenico stesso.

    Le scene verrebbero giù da un graticciato raggiungibile con una scala ma non senza passerelle, tutta la movimentazione avverrà a mano mediante il sistema classico di corde e carrucole.

    Il piano del palcoscenico sarà composto da tavole di castagno cosicchè possa durare a lungo e sia abbastanza agevole e sul lato sinistro del palcoscenico verranno creati i camerini.

    Teatro Garofalo – Buca dell’orchestra

    La platea avrà, come dicevo, una leggera pendenza verso il palco e sarà divisa da un corridoio centrale, nelle serate di pienone potrà contenere tra i 700 e 800 spettatori che potranno accedere sia dall’ingresso posto davanti al foyer che da un corridoio a sinistra dello stesso su cui si accederà anche ai servizi igienici necessari. un’altra porta verrà posta sul lato destro della platea da usare solo in caso di emergenze.

    La volta della platea sarà di cemento armato con una botola centrale, quasi come se fosse il Pantheon, tale da permettere un veloce ricambio dell’aria dell’intero teatro, e anche questa è una novità ma non basta, ai lati del palcoscenico verranno aperte delle fenditure tali da creare la giusta corrente d’aria senza l’ausilio di impianti di ventilazione artificiali, le due paratie della botola porteranno due maschere in rame raffigurante due dragoni mentre altre maschere di rame verranno poste sulle pareti laterali che saranno intonacate di bianco con applicazioni di sughero atte a impedire la dispersione dei suoni.

    Teatro Garofalo – Botola apribile

    Il foyer rispecchierà l’eleganza delle forme neo-decò che tanto amava l’architetto, sarà di forma semicircolare e posto rialzato rispetto al piano stradale, biglietteria e punto di ristoro saranno posti al lato sinistro mentre l’accesso alla platea e al corridoio saranno di fronte all’ingresso.

    Il teatro Garofalo sarà poi completato nel 1947 e da allora fino al 2009 sarà adibito sia al suo intento originario, cioè teatro, che come sala cinematografica, su quel palcoscenico inoltre vennero celebrate varie altre manifestazioni cittadine tra cui la famosa “Verdinote” dedicata ai più piccoli.

    Allo stato attuale non ci resta che ricordare con nostalgia le proiezioni di grandi film e il calpestio del palcoscenico da parte di compagnie teatrali.

    Cine Teatro Garofalo – Foyer

    Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore. Per non farle avvizzire, le bagno e le accarezzo dalla mattina alla sera: ricordo, ricordo, in modo da non dimenticare.

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    1 thought on “Un teatro per Battipaglia”

    1. Quello che ho amato di più del teatro Garofalo era quell’apertura sulla testa che ti introduceva al cielo stellato, per me unica al mondo… è un peccato che non si possa provare più quella sensazione dell’universo

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